giovedì 1 gennaio 2015


                                       Chilone il gatto filosofo

 
   Dall'alba del'homo sapiens fino ad oggi, i paradigmi del pensiero sono continuamente cambiati.
   L'uomo greco dava alle parole significati diversi da quelle che l'uomo moderno gli da oggi, la scolastica pensava all'essere come metafisica indiscutibile, parola di Dio. Affermando la teologia con ragioni logiche, adattando Aristotele e Platone a proprio favore, spesso scambiando i due filosofi.
    Poi Cartesio con il suo metodo, introduce una nuova forma di pensiero.
   Nietzsche, asserisce Heidegger: con la volontà di potenza introduce un nuovo sistema di indagine e una nuova metafisica.
   Mi interrogavo su questi studi, e per ragionare meglio, come Socrate ponevo domande maieutiche al mio gatto Chilone, che con gli occhi semichiusi che sembrava non vedere nulla mi sguardava sornione per meglio capire dove volevo arrivare.
   Ad ogni domanda rispondeva come l'ipotetico interlocutore del grande saggio con un: "Certamente, "Come si può dire il contrario", "Senza alcun dubbio".
   Giunto alla fine del mio interrogare, il buon felino che nel frattempo aveva dato segni  di stanchezza e di sonnolenza; al mio ultimo interrogativo, contrariamente al solito rispose chiedendo: "Ma gatte cene sono ancora? E topi"?
   Risposi balbettando poiché non vedevo dove volesse andare a parere parare: "Si...si certamente..."
   Dopo di ciò, Chilone inarcò la gobba e stirandosi concluse: "Tutto bene, allora ci sentiamo domani. E acciambellandosi su se stesso in un unico sinolo, si addormentò beato, senza dare più segni di vita.



Chilone di sparta

Chlone di Ferrara





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